Come è noto la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 al comma 805 ha previsto che
“[…] Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, secondo le procedure di cui all’articolo 53 del decreto legislativo n. 446 del 1997, d’intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono stabilite le disposizioni generali in ordine alla definizione dei criteri di iscrizione obbligatoria in sezione separata dell’albo di cui al medesimo articolo 53 per i soggetti che svolgono esclusivamente le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all’accertamento e alla riscossione delle entrate degli enti locali e delle società da essi partecipate”
Nulla ha aggiunto il legislatore in ordine alla perimetrazione delle attività incluse e di quelle escluse dalla iscrizione obbligatoria in sezione separata dell’albo.
Da un punto di vista interpretativo poi la norma pone alcuni problemi.
In primo luogo si parla di svolgere funzioni oltre che di svolgere attività. Lo svolgimento di una funzione, nell’ambito delle previsioni di cui si discute va ad inserirsi in un ambito nuovo rispetto al pregresso quadro normativo che considerava solo le attività svolte in favore della sola amministrazione committente senza alcuna rilevanza esterna delle stesse. In generale, invece, lo svolgimento di funzioni ingloba la rilevanza esterna dell’attività sicché diventa ancora più pregnante quello che dovrà essere l’intervento del decreto nel definire puntualmente quali attività potranno essere svolte con rilevanza esterna.
In secondo luogo il testo della norma pone un problema ermeneutico laddove utilizza l’avverbio «esclusivamente» che interpretato in maniera letterale impedirebbe ai soggetti che svolgono funzioni e attività di supporto di svolgere ulteriori attività a fronte invece di una non simile previsione per i «concessionari».
La medesima legge al comma 806 ha poi disposto una serie di ulteriori previsioni che devono essere attentamente seguite da vicino nella stesura dei decreti di attuazione da parte del MEF: le linee guida, i criteri di affidamento e le modalità di svolgimento dei servizi.
Alla luce di queste problematiche si è resa necessaria la costituzione di una associazione che possa non solo rappresentare gli interessi dei soggetti che svolgono le funzioni e le attività “di supporto” ma portare all’attenzione del legislatore e del ministero competente la concreta ed effettiva attività svolta individuando anche proposte operative.
L’associazione ha lo scopo principale di assistere i soggetti partecipanti nei rapporti con il MEF, con le Istituzioni e con gli Enti pubblici e di contrastare le spinte monopolistiche che da anni nel settore imperversano e minano il mercato mediante pratiche di condizioni concorrenziali scorrette (sul punto si pensi solo a quante volte vengono emanati bandi di gara non supportati da una stima dei costi di esecuzione nemmeno in relazione ai livelli di retribuzione del personale impiegato per le ore richieste).
I valori che ci sentiamo di condividere sono fondati, tra l’altro, sulla qualità delle prestazioni rese che può essere garantita attraverso la previsione di criteri di accesso all’associazione che siano fondati sulla esperienza e sulla preparazione dei partecipanti e del personale che dipende dagli stessi.
La formazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti rappresenta uno dei temi chiave in un settore in continua e mutevole evoluzione, e ancor di più in questo momento storico in cui ci troviamo ad affrontare una vera e propria rivoluzione di tutti i tributi locali e delle loro modalità applicative. Tale attività potrebbe essere svolta mediante il ricorso ad Università o ad Associazioni specializzate per concordare dei percorsi formativi ad hoc.
In questi termini l’appartenenza all’associazione esprime anche verso l’esterno un “bollino” identificativo della professionalità, serietà e competenza nel settore.
Al fianco dei soggetti sopra richiamati l’associazione raccoglie le istanze anche di tutti quei soggetti che rimangono fuori dalla iscrizione all’albo ma che comunque operano nella filiera quali professionisti, consulenti, software house, soggetti che si occupano di postalizzare gli atti tributari, etc.